Fa parte della collana “Le mie prime scoperte”, edita da Ippocampo junior che traduce in italiano una riuscita collana di Gallimard Jeunesse, Il castello albo cartonato, quadrato con spirale adatto anche alla lettura dei più piccoli. Come se si avesse in mano una immaginaria cinepresa si parte da una ripresa dall’alto che introduce a tutto campo il castello con le sue mura e i suoi torrioni. Poi si segue la corsa di due cavalieri che attraversano il ponte levatoio e oltre la saracinesca entrano nel cortile introducendo il bambino alla vita quotidiana entro le mura grazie a calchi trasparenti che ora in un verso ora in un altro cambiano la prospettiva.
Il gioco continua: quanta cacciagione c’è in cucina! E in quanti dormono in un grande letto a baldacchino! La vita quotidiana diviene un’avventura divertente, ma attenzione! Il nemico attacca il castello…
Il principio cardine di questi albi è l’interazione che rende il libro gioco e, propriamente, luogo di scoperta. Rende possibile l’osservazione dei luoghi da prospettive diverse alternando dentro e fuori, vuoto e pieno, chiuso e aperto.
Se i vostri bambini volessero continuare il gioco potete far loro visitare il sito della Gallimard che ha creato per ogni libro una sezione di giochi. Per il Castello ha ideato un memory e il gioco della torcia magica.
Titolo: Il castello
Autore: Illustrato da Claude e Denise Millet
Editore: Ippocampo Junior (collana Le mie prime scoperte)
Dati: 2011, 24 pp., 7,50 €
Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.
Quando un prodotto editoriale manca di quarta di copertina è il primo segno della sua pregevolezza. Cosa si potrebbe dire delle favole di La Fontaine in una traduzione che ne rispetta tempo e originalità? Cosa si potrebbe segnalare di rimarchevole di una parte così fondamentale della letteratura?
Apprezzo dunque moltissimo la scelta di lasciare al lettore la prima, più naturale, spontanea e vera mossa: aprire il libro e sfogliarlo.
Ed è al momento dell’apertura che subentra la meraviglia. Giacché ciò che ci si ritrova a sfogliare non è un semplice albo illustrato, così come non è un semplice pop-up. Dinanzi alla complessità della tecnica di realizzazione e impianto è stupefacente la semplicità con la quale si riesce, ancora una volta con naturalezza, a definirlo: un teatro. Le favole di La Fontaine sono, infatti, letteralmente, messe in scena da Thierry Dedieu.
Del teatro conservano il movimento e mostrano profondità e dettagli. Persino la favola de La canna e la quercia di difficilissima resa possiede una propria, intensa, personalità grafica. A prima vista sembrano incisioni, sembra di trovarsi di fronte a due riletture, quella di La Fontaine e quella delle incisioni di Dorè. In realtà i tratti delicati e netti di colore non nascono dal nero, non si celano al di sotto del buio, semmai lo ricoprono e vivificano con un effetto elegante e semplice al contempo.
I due volumi finora editi da Ippocampo (Ippocampo Junior) propongono una selezione di favole che alterna le celebri (Il Corvo e la Volpe; La Cicala e la Formica; Il Topo di città e il Topo di campagna) alle meno note (L’Airone; La Canna e la Quercia). Un altro tassello prezioso nella storia delle riscritture e riletture nata con Esopo e giunta ai nostri giorni passando proprio da La Fontaine che, nel limite del suo tempo (XVII secolo), al carattere aneddotico delle favole d’Esopo aggiunge un tocco d’ironia. E ne cambia le vesti giacché dalla prosa passa alla rima. Le radici profonde di queste favole intramontabili sono da Thierry Dedieu messe in prospettiva in piccoli quadri fatti a teatrino nella carta ritagliata. Due volumi deliziosi e, per la cura editoriale con cui sono realizzati, dal prezzo contenuto.
Titolo: Le favole di La Fontaine messe in scena da Thierry Dedieu. La Lepre e la testuggine e altre favole
Autori: Thierry Dedieu
Editore: Ippocampo Junior
Dati: 2010, 20 pp., 18,00 €
Titolo: Le favole di La Fontaine messe in scena da Thierry Dedieu. Il corvo e la volpe e altre favole
Autori: Thierry Dedieu
Editore: Ippocampo Junior
Dati: 2010, 20 pp., 18,00 €
Inventario illustrato del mare, Emmanuelle Tchoukriel e Virginie Aladjidi -Ippocampo
Ne avevamo già parlato di Emmanuelle Tchoukriel, della sua penna Rotring e dei suoi acquerelli, ma non possiamo fare a meno di riproporvi altri due suoi magnifici albi, inventari, per la precisione. E se l’inventario degli animali ci aveva incantato, quello del mare e quello dei frutti e degli ortaggi ci convincono del tutto: si dovrebbero regalare tutti ai nostri bambini, specie quelli in età scolare, perché insieme acquisiscono la valenza enciclopedica che tanto cara fu alle storie naturali del Secolo dei Lumi.
Inventario illustrato del mare, Emmanuelle Tchoukriel e Virginie Aladjidi -Ippocampo
Nell’inventario illustrato del mare non si punta tanto al censimento completo delle specie marine (animali e vegetali). Come sarebbe possibile, del resto, se le specie catalogate dal Census of marine lifesono 250 000, e ancor più, come sarebbe possibile visto che sarebbero ancora ben 75 000 le specie sconosciute ancora da censire? Quel che conta in questo inventario è sottolineare la biodiversità di un mare a noi noto e familiare (e spesso molto trascurato) qual è il Mediterraneo. Da sub dilettante, Emmanuelle Tchoukriel, specializzata nel disegno scientifico, si è immersa nelle sue acque e ha osservato 100 delle specie che lo popolano tra pesci, crostacei, molluschi, coralli, alghe e meduse.
Leggendo e guardando scopro che la posidonia non è un’alga, bensì una pianta, giacché possiede radici, fusto, foglie e fiori. E frutti! Sono i frutti della posidonia quelle bacche verdi simili a olive che talvolta si vedono galleggiare leggere tra le onde. Così come scopro che l’autrice è riuscita a ritrarre perfettamente lo sguardo intenso del polpo, e la sua intelligenza mi incanta.
Ogni ritratto è accompagnato da una descrizione di Virginie Aladjidi che riesce a coniugare alla perfezione i dati scientifici con le curiosità dando un tono narrativo e leggero a informazioni interessanti.
L’inventario dei frutti e degli ortaggi, invece, si concentra su un suggerimento e un’intenzione: spingere chi legge alla curiosità del gusto e dell’assaggio. Per questa ragione si è voluto privilegiare la resa tattile e cromatica dei frutti senza rispettare la loro grandezza naturale.
Inventario illustrato deifrutti e degli ortaggi, Emmanuelle Tchoukriel e Virginie Aladjidi -Ippocampo
Per dare al giovane lettore un’idea dell’habitat in cui vivono le varie specie rappresentate, questi inventario classifica i frutti e gli ortaggi per aree di colore. Si incomincia con l’arancione di carote, zucche e arance, per passare al rosso, in cui ci imbattiamo in un merlo che incrocia i nostri occhi soddisfatto della ciliegia appena raccolta che tiene stretta nel becco; e poi al viola, al verde in cui a tener compagnia alla Actinidia deliziosa, ricchissima di vitamina C (meglio conosciuta come Kiwi) c’è l’uccello simbolo della nuova Zelanda che proprio con quel frutto ha in comune forma, consistenza e colore del piumaggio, il Kiwi appunto.Si passa poi ai frutti e agli ortaggi gialli, poi a quelli bianchi e infine al marrone.Di questi frutti si sente quasi il profumo, si legge nell’introduzione, cosa aspettate ad assaggiarli?
Titolo: Inventario illustrato dei frutti e degli ortaggi
Autore: Emmanuelle Tchoukriel e Virginie Aladjidi
Editore: Ippocampo Junior
Dati: 2011, 80 pp., 12,00 €
Titolo: Inventario illustrato del mare
Autore: Emmanuelle Tchoukriel e Virginie Aladjidi
Editore: Ippocampo Junior
Dati: 2011, 80 pp., 12,00 €
Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.
Lo guardiamo ogni giorno, il nostro gatto; lo osserviamo talvolta, quando è impegnato a giocare con oggettini che nessun altro essere degnerebbe d’attenzione; è di famiglia, lo conosciamo bene; eppure, quando lo incrociamo nella pagina a lui dedicata di questa magnifica enciclopedia visiva, ci sembra un essere straordinario, un animale da manuale, talmente degno d’attenzione da essere incluso in un raffinato inventario: diventa il Felis catus, classe mammiferi, cacciatore eccezionale dall’agile andatura capace di orientarsi nella penombra.
Nonostante l’altisonanza della denominazione scientifica in latino, Emmanuelle Tchoukriel lo ritrae intento a giocherellare pancia all’insù con una farfalla. Si tratta pur sempre della specie cui appartiene il nostro caro gatto…
L’albo in questione è un Inventario illustrato degli animali in cui anche i testi di Virginie Aladjidi, impressi sulla pagina come un’impronta, illustrano: senza invadenza, forniscono elementi utili a collocare gli animali nel proprio spazio geografico, a svelarci le abitudini di ciascuna specie, aggiungendo dettagli e curiosità: non sapevamo che l’Erinaceus europaeus (il riccio) avesse addirittura 5000 aculei, così come ci impressiona che le quattro ali della libellula (trasparenti, si intravede la luce sotto di esse) siano indipendenti l’una dall’altra.
I piccoli blocchetti di testo sono una scelta che condividiamo perché informano e incuriosiscono ma allo stesso tempo lasciano spazio e aria ai ritratti (dal vero o, quando le circostanze lo richiedono, nati dal raffronto di numerose fotografie) di questi animali che si incastonano nella pagina in tutta la loro bellezza e brillano dei colori luminosi e caldi dell’acquerello, che riempiono i tratti della penna Rotring e della china.
Le storie naturali, le enciclopedie del Secolo dei lumi, sembrano trovare nel tratto e nell’idea di Emmanuelle Tchoukriel una nuova energia, addirittura a suggerire il senso del movimento e l’attitudine degli animali ritratti. L’atto di curvare leggermente il lungo collo in cui l’artista ritrae il cigno racconta tutta la cura e la premura dell’uccello nei confronti del suo pulcino accovacciato tra le piume candide. Così come l’occhio del camoscio alpino è difatto sorpreso dalla presenza umana intenta a ritrarlo e si intuisce pronto a darsi alla macchia.
Alcuni di questi animali sono molto comuni, altri rarissimi, altri addirittura estinti allo stato brado; così come gli autori ci auguriamo che i bambini raccolgano l’invito all’osservazione e si sentano incoraggiati a proteggerli e rispettarli.