L’Abominable Monsieur Schteuple

In una pagina profondamente nera, come illuminato da un cono di luce intrufolatosi da chissà quale buco, si socchiude un occhio: la palpebra è pesante, la pelle attorno cascante a formare innumerevoli rimborsi. È L’Abominevole Monsieur Schteuple. Così abominevole che gli autori lo dichiarano subito, nel titolo. Molto più abominevole di uno Yark! Abominevole al punto da essere solo, ma così solo, da non avere neppure l’acqua di un pesce rosso da cambiare. È un essere reietto dalla figura repellente, è il padre di tutti i mali, la storia gli ha dato mille volti che nessuno ora potrebbe dire quale gli appartenga. Dove viva.

L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte - 2019 L’atelier du poisson soluble
L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte – 2019 L’atelier du poisson soluble

Eppure, si aggira costantemente tra le persone. È sempre tra di loro a cambiar le carte in tavola, versare fiele nei calici e se, camminando una sera all’improvviso, si venisse accarezzati da un refolo freddo sul collo sarebbe necessario alzare il bavero della giacca, il cappuccio della felpa e allungare il passo. La sua ombra è alta e impenetrabilmente nera, potrebbe sembrare un grande animale crestato, quando la notte si aggira per la città, coperto dal buio, come un serpente malefico che striscia per strade e stradine, tastando porte e finestre, controllando gli ingressi dei camini, cercando crepe dove insinuarsi per entrare nelle case e lì, complice la penombra, nelle camere dei bambini.

L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte - 2019 L’atelier du poisson soluble
L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte – 2019 L’atelier du poisson soluble

Li scruta veloce ma attentamente come per catalogare qualcosa e poi con quell’unghia che pare un artiglio, comincia a grattare un pochino ma ancora con delicatezza e attendere che succeda che… che la crosta sul ginocchio, quella che il bambino o la bambina si sono procurati al parco, in bicicletta o sui pattini si sgretoli e poi raccogliere quelle succulenti scaglie e gustarle. Abominevole. E dopo, soddisfatto, andarsene ma non prima di aver staccato un occhio al pupazzo preferito. Sadicamente.

Non può continuare! Questo personaggio è troppo malvagio

Una vocina che immaginiamo sottile e un po’ stridula, squarcia il nero della pagina cambiando passo all’albo.

L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte - 2019 L’atelier du poisson soluble
L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte – 2019 L’atelier du poisson soluble

Se finora tutto si era svolto al buio in un clima di cupezza fisico e morale sebbene condito dall’ironia della voce narrante e di alcune illustrazioni, sono le molteplici figure piccole, alate, magiche, del mondo immaginario che intervengono su tanta abominevolezza. Un comportamento del genere pare essere assolutamente inammissibile nel regno delle fate terrorizzate per le sorti dei bambini. Occorrerà sbarazzarsi dell’incomodo ma ahimè oltre che abominevole Schteuple è immortale. Si renderà necessario catturarlo e processarlo decidere una pena per lui e che possa essere per il resto dei suoi giorni. Così al cospetto di sua maestà delle fate, presenti tutte le fate, elfi, gnomi e folletti. Fantasmi, vampiri e lupi mannari con anche le streghe il consiglio era al gran completo e all’unanimità votò una pena, severa. La più severa per l’Abominable.

L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte - 2019 L’atelier du poisson soluble
L’Abominable Monsieur Schteuple, di Grégoire Kogjan e Hippolyte – 2019 L’atelier du poisson soluble

A Monsieur Schteuple veniva inflitto di essere gentile per una notte, in un mese preciso dell’anno, in un giorno assegnato: il 24, per una sola volta l’anno e fino alla fine dei giorni. Gli elfi non l’avrebbero mai più lasciato solo e per tutta la sua vita avrebbe dovuto indossare il vestito rosso dei condannati. Non sapendo come si possa essere gentili neppure per una notte gli elfi consigliarono di fare dei regali, a tutti i bambini, passando dal camino così come era abituato. La pena che sembrava inizialmente possibile, un giorno che vuoi che sia!, divenne il suo calvario, la vita di Monsieur Schteuple era diventata orribile (meglio decisamente quella dei bambini).

Essere gentile e fare dei regali era troppo per lui, in breve tempo ebbe bisogno di uno psicanalista. Con il suo aiuto, lentamente man mano che passavano i giorni e i mesi fuggivano, notava dei miglioramenti, un vago sentore di benessere e Monsieur Schteuple poteva rilassarsi. In men che non si dica, però, a quel 24 arrivava e si ricominciava, unica sua consolazione qualche crosta che complice il buio riusciva ancora a grattare dalle tenere ginocchia dei bambini e delle bambine addormentati… scrontch… scrontch…

51ShIBxJBXL._SX331_BO1,204,203,200_Titolo: L’Abominable Monsieur Schteuple
Autore: Grégoire Kogjan
Illustratore: Hippolyte
Editore: L’atelier du poisson soluble, Francia
Dati: 2019, 48 pp, lingua originale francese