Cosa ci raccontano le stelle

Cosa ci raccontano le stelle? E con quali parole lo fanno? Ci mettiamo in ascolto, attraverso le nuove pubblicazioni su Margherita Hack, proponendo libri a scaffale da qualche anno e un’intervista che, realizzata da chi scrive molti anni fa, è un’occasione preziosa per incontrarla ancora.


Di Margherita Hack, la cosa che rimane più impressa nella memoria è il sorriso. Un sorriso aperto,
sfacciato e sornione allo stesso tempo. Tradisce sincerità, schiettezza. Arriva immediato, limpido.
Il sorriso di Margherita Hack è accogliente. E traduce in gesto una sua attitudine che manifestava in tutte i contesti in cui si muoveva: quello da scienziata, da astrofisica, quello da attivista, per i diritti civili e i diritti degli animali, quello da divulgatrice.
Tutte queste qualità assieme si ritrovano nei libri che ha scritto e che parlano di lei, e si alternano a
domande buffe, irriverenti, svelando misteri all’apparenza incomprensibili, curiosità da sgranar gli occhi; suggerendo un’abitudine, quella alla curiosità, che tutto tiene assieme e tutto nutre.
Nata in via delle cento stelle a Firenze il 12 giugno del 1922 il suo sembrava un destino già scritto. Ma il destino poco ha a che fare con l’impegno e il merito, che la portarono a realizzare i suoi sogni. Federico Taddia, che tanto a lungo ha lavorato con lei nell’opera di divulgazione nell’universo luminosissimo dell’infanzia, ne racconta la storia popolata, come recita il sottotitolo, di gatti, biciclette e parolacce. Il giornalista percorre tutta la vita della scienziata, sin dall’infanzia, passando per gli studi, le passioni, il matrimonio e indugiando nella straordinaria capacità di condivisione; illustrato dalle illustrazioni un po’ reali un po’ fantastiche di Marianna Balducci, che popola foto originali di esseri e cose meravigliose (Nata in via delle cento stelle, di Federico Taddia, Mondadori 2022).
Queste le domande che ho avuto la fortuna di rivolgere a Margherita Hack in occasione del Festival della Letteratura a Mantova nel 2010 per la pubblicazione di Perché le stelle non ci cadono in testa? E tante altre domande sull’astronomia (Margherita Hack, Federico Taddia, Editoriale Scienza, 2010)
D: Lei ha scritto un libro di scienza destinato a piccoli lettori. Ci racconta quali fossero le sue letture da bambina? Ha mai ascoltato qualche fiaba sulle stelle o “scientifica”?
R: Da bambina leggevo Pinocchio, che è il libro su cui ho imparato a leggere, poi parecchi libri di
novelle e una serie di racconti su avventure di animali, che amavo (e amo) molto, e quando ero un po’ più grande ero appassionata di libri di avventure, dopo Tarzan, quelli di Salgari, Verne e molti altri generalmente ambientati fra selvaggi antropofagi.
D: Professoressa Hack, Lei ha una bella età e trasmette molta felicità e molto brio; qual è il consiglio che si sentirebbe di dare a un bambino se Le chiedesse la ricetta per essere felici?
R: Non lo so, dipenderà dal mio DNA; son di carattere ottimista, forse dipenderà dall’avere avuto
un’infanzia felice e libera, un compagno con cui ci siamo sempre capiti bene (ormai da più di 67 anni) dal non desiderare quello che sai che è impossibile avere, dall’avere ideali di libertà e giustizia.
D: Nell’ultimo secolo la fisica ha scoperto e spiegato cose inimmaginabili. È possibile che un giorno si venga a conoscenza di un nesso che metta in contatto i due campi finora inconciliabili della scienza e della spiritualità?
R: Non credo che siano inconciliabili. Tutti gli esseri umani sono fatti di ragione e sentimenti. La scienza si basa sugli esperimenti e sulle osservazioni da cui cerca di trarre le leggi generali che regolano il mondo; la spiritualità, per uno come me che non crede a Dio, all’anima, all’aldilà, sta nella capacità di amare e comprendere gli altri- uomini e animali- “di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.

Il grande libro degli uccelli

Christiaan Seep e suo figlio Jan Christian erano due naturalisti tedeschi che vivevano ad Amsterdam; assieme decisero di realizzare un volume a carattere scientifico enciclopedico. L’incontro con Cornelis Nozeman, un pastore di anime appassionato di uccelli, fu provvidenziale: in 59 anni crearono un volume costosissimo e prezioso in cui catalogavano, con un metodo che seguiva regole caotiche e bizzarre, 200 specie di uccelli con corredo di più di 250 disegni.

Il grande libro degli uccelli di Bibi Dumon Tak - 2019, Rizzoli
Il grande libro degli uccelli di Bibi Dumon Tak – 2019, Rizzoli

Il tomo originale, a causa di quelle bizzarrie di cui parlavo prima, e che aveva come unica linea quella di mettere assieme e considerare solo gli uccelli olandesi, non segue un ordine di nessun tipo: non si precede per famiglie, non si procede per ordine alfabetico, non si procede per habitat… si inserivano le nuove specie man mano che si consegnavano i materiali; si apriva però, per scelta, essendo stata la prima voce ad arrivare alla “redazione”, con la ghiandaia (era il 1770) e si chiudeva col cigno (nel 1829), per puro piacere estetico.

Il grande libro degli uccelli di Bibi Dumon Tak - 2019, Rizzoli
Il grande libro degli uccelli di Bibi Dumon Tak – 2019, Rizzoli

Bibi Dumon Tak mantiene dell’originale questa caratteristica, sebbene sia stata necessaria una cernita, affidata al caso, per cui dei 200 uccelli raccontati nell’originale ne sono rappresentati in questo libro 30.

Scopriamo quindi come la ghiandaia sia un uccello molto intelligente capace persino di riprodurre qualche suono, oltre ad avere un programma di canto molto vario, sebbene non sia un uccello noto per le sue capacità canore; che si tratta di un uccello  stanziale, si nutre di ghiande, insetti, nidiacei dei passeriformi, uova e che nidifica sugli alberi, prediligendo  rami robusti che siinnestano vicini al tronco.

La caratteristica più affascinante del cigno reale, invece, è che un uccello molto silenzioso, non emette starnazzii, cinguettii, gridi. Nel momento in cui si avesse la fortuna di incontrarne qualcuno che vola a bassa quota, si potrebbe percepire un suono simile a un fischio, che il cigno non emette però col becco:  è un suono simile a un soffio di tromba e lo emette ad ogni colpo d’ala.

Il grande libro degli uccelli di Bibi Dumon Tak - 2019, Rizzoli
Il grande libro degli uccelli di Bibi Dumon Tak

Le illustrazioni sono quelle originali e sono straordinarie; osservandole si comprende la complessità del lavoro compiuto e della fatica della sua realizzazione oltre che il perché di una gestazione così lunga: il disegnatore la base che l’incisore riportava su lastre di rame che ricoperte di inchiostro venivano impresse su carta e infine colorate dai pittori. Bibi Dumon Tak, un’autrice olandese di libri per ragazzi specializzata in opere di divulgazione, correda il risultato di questa catena d’arte con curiosità e aneddoti, usando un tono che pur rimanendo nell’ambito della scienza porta con sé ironia e umorismo .

copertinaTitolo: Il grande libro degli uccelli
Autore: Bibi Dumon Tak
Editore: Rizzoli
Dati: 2019, 80 pp., 25,00 €

Preistoria, altri sguardi, nuovi racconti

Parte da un’aula universitaria la decisione di Margaret di dedicare il suo lavoro di storica a restituire la funzione di soggetto alle donne, alle bambine e ai bambini. Persone di cui si trovano solo tracce marginali nei libri di Storia. Nessuno di loro compie azioni, fa, agisce. Esistono raramente e solo in funzione della storia compiuta dagli uomini, ridotte e ridotti a mero oggetto. Specie poi quando le fonti scarseggiano o sono di difficile lettura, come nel caso della Preistoria (o specie quando proprio per motivi storico/politici, le donne sono state rese invisibili su manuali e fonti).

Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti, di Elisabetta Serafini, Caterina Di Paolo - 2018, Settenove
Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti, di Elisabetta Serafini, Caterina Di Paolo – 2018, Settenove

Eppure le donne dovevano pur esserci.

Sfoglia tutto il libro alla ricerca di illustrazioni o notizie su persone che non fossero uomini adulti. […] Non trovai nulla!

A lezione chiesi subito spiegazioni: “Cosa facevano le donne mentre gli uomini andavano a caccia?”. La risposta mi lasciò di sasso: “Per cortesia, non faccia domande sciocche!”. Ma non mi arresi.

Non si arrese, e per fortuna. E cominciò a cercare tracce, con pazienza e pignoleria, perché si tratta di Preistoria, le fonti a disposizione sono pitture rupestri, impronte, calchi. Segni del tempo usurati dal tempo stesso e quindi difficili da interpretare.

Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti, di Elisabetta Serafini, Caterina Di Paolo - 2018, Settenove
Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti, di Elisabetta Serafini, Caterina Di Paolo – 2018, Settenove

Insomma, per cambiare la prospettiva è necessario assumere posizioni diverse. Questo hanno fatto storiche di oggi e di ieri allo scopo di restituire alle donne e ai bambini la giusta luce.

In un sito in Etiopia, per esempio, sono state rinvenute le impronte dei piedi di tre bambini piccolissimi di uno, due e tre anni; dove? In un luogo deputato alla caccia. L’indagine storica racconta quindi che sin dalla primissima infanzia i bambini prendevano confidenza con attività e strumenti pericolosissimi ma utili alla loro società tutta. Così come gli utensili ritrovati di fianco agli scheletri di alcune donne ci rivelano una società primitiva molto complessa, in cui donne della Preistoria svolgevano funzioni da cacciatrici normalmente attribuite agli uomini.

Questa narrazione, che va avanti in maniera molto lineare fino al momento in cui la preistoria lascia il posto alla storia, è intramezzata e sostenuta da schemi, dati e date, rimandi, piccole note a margine che ne rafforzano il valore scientifico. Ne consiglio la lettura a bambine e bambini dai 6 anni in su e soprattutto ne consiglio l’uso in classe. Peraltro all’interno del libro ci sono numerosi Qr code link a materiale didattico e approfondimenti per insegnanti, educatori, educatrici.

Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti, di Elisabetta Serafini, Caterina Di Paolo - 2018, Settenove
Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti, di Elisabetta Serafini, Caterina Di Paolo – 2018, Settenove

La collana Storie nella Storia curata dalla Società Italiana delle Storiche – SIS – propone alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi un racconto nuovo della storia, capace di intrecciare le vicende di donne e uomini, di valorizzare le relazioni e le differenze, e di contribuire alla costruzione di un mondo comune migliore.

61vQz+8xe2LTitolo: Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti
Autore: Elisabetta Serafini,illustrazioni di Caterina Di Paolo
Editore: Settenove
Dati: 2018, 52 pp., € 14,50

Universi. Dai mondi greci ai multiversi

La prima grande domanda, seconda forse solo a “come sono nato?”, è “com’è fatto il mondo? Cosa c’è in cielo?”. In parole più adulte sarebbe: com’è fatto l’universo?

Che poi tra il mistero della vita e quello dell’universo il legame è fortissimo, sono due facce della stessa curiosità: cosa c’era prima di me, cosa ci sarà dopo di me? Cosa c’era prima della Terra? Cosa ci sarà dopo?

E tutto quello che sta nel mezzo è l’unico metodo oggettivo e analizzabile per trovare (ipotizzare) qualche risposta. Ci provano, con l’universo, gli uomini, fin dal momento in cui vi è traccia scritta della propria curiosità, quindi si suppone da ben prima. I filosofi lo descrivono e ne dissertano adattandolo alla propria visione teorica, parlano spesso di un universo che non risponde a leggi fisiche ma si ‘concretizza’ in un ideale. Affascinante, ma molto complesso.

<em>Universi - Dai mondi greci ai multiversi</em>, di Guillaume Duprat - 2018 L'ippocampo Ragazzi
Universi – Dai mondi greci ai multiversi, di Guillaume Duprat – 2018 L’ippocampo Ragazzi

Non che quando entrano in campo la scienza matematica, l’astrofisica, l’astronomia, la geofisica, la meccanica quantistica, e la relatività di Einstein le cose si semplifichino…

Come parlare dell’universo, dunque, ai bambini? Di tutti gli universi che dall’aba dei tempi fino ad oggi sono stati immaginati, osservati, ipotizzati e quindi teorizzati?

Per mezzo di immagini e meraviglia, che possono diventare, e spesso lo sono, i due strumenti primi alla base delle scoperte scientifiche.

Guillame Duprat tesse dunque, attraverso immagini dall’attendibile validità scientifica, un viaggio attraverso la meraviglia e le meraviglie dell’universo di oggi, di ieri e persino di domani, con prospettive di nulla cosmico un poco spaventose, ma arrivo necessario e inevitabile, conseguenza naturale della domanda di partenza.

<em>Universi - Dai mondi greci ai multiversi</em>, di Guillaume Duprat - 2018 L'ippocampo Ragazzi
Universi – Dai mondi greci ai multiversi, di Guillaume Duprat – 2018 L’ippocampo Ragazzi

L’età consigliata dall’editore è 6-7 anni. Credo che la lettura di questo libro a sei anni sia prematura ma credo altresì che sia un libro che una bambina o un bambino di sei anni possano ricevere in dono e, pur non cogliendone tutta la complessità, essere attratti dalle finestre, dalle illustrazioni e fruirne poi fino a quando non divengano giovani adulti. Credo, quindi che non possa mancare nella libreria di casa, perché di bambini col naso all’insù, verso il cielo, a porre e porsi domande, non ne mancheranno mai.

UniversiTitolo: Universi – Dai mondi greci ai multiversi
Autore: Guillaume Duprat
Editore: L’ippocampo Ragazzi
Dati: 2018, 48 pp., 19,90 €

Lupinella, la vita di una lupa nei boschi delle Alpi

La lupinella è una pianta molto resistente, che si adatta anche a terreni aridi, bella di una bellezza selvaggia, con fiori a spiga rosa, lucenti.

Indugio sul ricordo che ho di questo fiore perché l’ho sempre avuto in mente mentre leggevo Lupinella di Giuseppe Festa, trovando tra la pianta e la lupa che ne porta il nome tanti incroci e scambi. Primo tra tutti il nodo primordiale e selvaggio di un animale fiero e coraggioso, resistente e bellissimo.

"<em

Lupinella è una lupa che racconta di se stessa e della sua vita nei boschi delle Alpi, dal momento in cui viene al mondo a quando compie due anni. Dal tepore della tana, che condivide coi fratellini, alla vita di branco, con le sue regole ferree, dure, fino al confine con l’età adulta, la maturità, che attraversa esitante ma al contempo decisa, guidata dall’istinto che la conduce verso una nuova famiglia, una nuova avventura.

"<em

La narrazione è avvincente; arricchita dalle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio e da riquadri informativi con gli approfondimenti di una lupologa esperta del Progetto Life Wolf Alps, Francesca Marucco, che racconta con molta semplicità e immediatezza la vita dei lupi ma anche il territorio in cui abitano, i pericoli che corrono.

In coda al libro alcuni giochi e attività per conoscere la natura esplorandola; schede di approfondimento sul ritorno del lupo sulle Alpi e sul progetto europeo Life Wolfalps e un bel poster con alcune illustrazioni del libro.

lupinella-cop---310-310Titolo: Lupinella
Autore: Giuseppe Festa, Mariachiara Di Giorgio
Editore: Editoriale scienza
Dati: 2018, pp. 64, 11,90 €

Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet

Mi sono chiesta, incominciando a leggere questo libro, se fosse stato ideato per esser letto dal principio alla fine, con una traccia narrativa, oppure se in modo che il lettore potesse procedere secondo suoi interessi specifici. Se si trattasse, insomma di una storia delle immagini (il sottotitolo, dalle caverne a internet, me lo faceva immaginare) oppure di un manuale, con elementi di scientificità, semiotica, estetica, comunicazione.

Dopo averlo letto con l’uno e con l’altro metodo, posso dire che sono entrambi validi. David Hockney e Martin Gayford, con un piglio che definirei tipico delle bottega degli umanisti (dai quali prendono in prestito il modo di intendere l’imitazione) si scambiano, in un dialogo diretto con tanto di nome e due punti, che è ancor più evidenziato da segni grafici e tipografici, informazioni, racconti, pareri. È un dialogo a due sostenuto e rafforzato da una terza voce, che è quella dell’illustratrice, Rose Blake, che può facilmente diventare a quattro, coinvolgendo il lettore, anche il più giovane e inesperto, per la naturalezza con la quale questo modo di narrare induce a mettere in campo anche le proprie conoscenze, i propri ricordi.

È una storia dal finale aperto, molto lontana dal concludersi, nella quale le luci, le ombre, i segni sono significanti profondissimi che si nutrono di tecnica e nel farlo comunicano, raccontano.

Dai profili delle mani nella grotta argentina (13000-9000 a.C.), ai vasi greci, a Caravaggio, alla fotografia, il cinema a Minecraft (che è interessante non solo per il supporto digitale, quanto per essere un luogo d’immagini in cui si creano immagini) si racconta un viaggio che segue una timeline ben delineata, proposta peraltro anche in coda al libro assieme a un glossario.

Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet, di Rose Blake, David Hockney, Martin Gayford - 2018 Babalibri
Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet, di Rose Blake, David Hockney, Martin Gayford – 2018 Babalibri

Grazie a David Hockney scopro una ispirazione giapponese nel Pinocchio di Walt Disney che è un punto di incontro che ha del magico:

Quando Pinocchio e Geppetto vengono scaraventati sulla spiaggia, l’immagine delle onde che, schiumando, li gettano a riva per poi scomparire nella sabbia è davvero fantastica.

E lo scopro in maniera più immediata ed evidente mettendo a confronto le due immagini scelte per raccontare questa magia. Perché questo libro è davvero un viaggio nelle immagini per mezzo delle immagini.

Alla scoperta delle immagini 150Titolo: Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet
Autore: Rose Blake, David Hockney, Martin Gayford (Traduzione Angela Dal Gobbo)
Editore: Babalibri
Dati: 2019, pp. 130, 24,50 €

Basta un bastone

70 attività da fare all’aria aperta con l’ausilio di un solo bastone? Beh… in realtà i bastoni, bastoncini, che occorrono sono spesso di più ma è semplice trovarli, non costano nulla e i giochi realizzabili molto belli. L’idea di questo libro è molto più profonda di quanto a prima vista possa apparire. Sembra sulle prime un volumetto illustrato adatto a trovare spunti di gioco e divertimento.

Si rivela uno strumento adatto a suggerire ai bambini come sia rasserenante e divertente giocare all’aria aperta; scoprire tutti gli oggetti (tutti diversi tra loro per forma o consistenza o colore o profumo) che in bosco, in un prato, sulla spiaggia o comunque all’aria aperta, possono essere trovati e utilizzati per realizzare giochi e costruzioni. Basta un bastone e un po’ di immaginazione per realizzare un flauto, una zattera per gli scoiattoli, una fionda, una scopa della strega…

Basta scegliere con attenzione il bastone giusto ed esso diventerà ciò che si vuole. Ci sono i bastoni avventurosi, quelli combattivi, quelli parlanti, quelli musicali. Ci sono anche i bastoni rifugio e quelli acchiappasogni. Un libro pieno di idee e suggerimenti per scoprire abilità inaspettate e divertirsi nella natura, lontani da negozi e aria condizionata.

Titolo: Basta un bastone. 70 attività da fare all’aria aperta
Autore: Fiona Danks, Jo Schofield
Editore: Editoriale Scienza
Dati: 2012, 128 pp., 12,90 €

Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma potete trovarci su Bookdealer o chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.

Il fantastico viaggio del Signor Acqua

Questo di Agostino Traini, edito da Piemme, è un libro illustrato dalla lettura semplice, come semplice è il suo protagonista: l’acqua (il Signor Acqua per la precisione). Leggendolo si percepisce la complessità dei concetti proposti e subito la si dimentica perché la storia del Signor Acqua rende processi scientifici eventi avventurosi e divertenti senza strafare, magici senza tirare in ballo la magia, divertenti.

Il tutto comincia al mare. Il Signor Acqua stringe amicizia con tre bimbi e gioca con loro per tutta l’estate. Poi le vacanze finiscono e i bimbi tornano a casa. Il Signor Acqua, malinconico, decide di partire alla loro ricerca e dopo varie peripezie e trasformazioni, cambiamenti di stato e forma, riuscirà a ritrovarli.

Altrettanto affettuosa con i suoi amici e la Signora Aria che con sé porta calore, brezza e profumi, gonfia le vele delle barche sul mare, asciuga i panni, fa volare gli aquiloni, porta da un fiore all’altro i pollini e fa tutte queste cose con modestia, senza che nessuno riesca a vederla.

Agostino Traini si presenta in coda ai due libri (destinati a un pubblico di lettori dai 3 anni in su) per mezzo di vignette. A volte colora i suoi personaggi con i pennelli e gli acquerelli a volte, come per questi due libri, usa il computer. Alla fine di entrambi delle divertenti attività (alcune semplici altre un po’ più complesse) da fare con aria e acqua per mettere alla prova quanto imparato leggendo.

Titolo: Il fantastico viaggio del signor Acqua
Autore: Agostino Traini
Editore: Piemme
Dati: 2012, 48 pp., 8,50 €

Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma potete trovarci su Bookdealer o chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.

Titolo: Che fine ha fatto la Signora Aria?
Autore: Agostino Traini
Editore: Piemme
Dati: 2012, 48 pp., 8,50 €

Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma potete trovarci su Bookdealer o chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.

Sulle tracce degli antenati

C’è un bambino, Luca, che si muove con tanto di taccuino attraverso la storia dell’evoluzione e lo fa ponendo delle domande; alcune di esse molto puntuali, altre che tradiscono qualche pregiudizio o l’imprinting di una storia dell’evoluzione umana che si nutre di piccoli errori che cambiano di molto la prospettiva. Luca le proprie domande le rivolge ai diretti protagonisti: all’uomo di Neandertal, ad Ardi (l’antenato della celebre Lucy), a Lucy stessa (wow!) e a tanti altri lontani cugini.

Sulle tracce degli antenati. L'avventurosa storia dell'umanità, di Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc - 2016 Editoriale Scienza
Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità, di Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc – 2016 Editoriale Scienza

È buffo ammetterlo ma Luca fa un po’ come avrei fatto io stessa, procede con curiosità e riesce, grazie ad essa, a far luce su una linea temporale molto intricata, a spazzar via o dar fondamento ai “si dice”. Insomma, Luca si comporta da vero rappresentante degli Homo Sapiens, ricostruendo una storia dell’evoluzione umana che è un piacere leggere.

Sulle tracce degli antenati. L'avventurosa storia dell'umanità, di Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc - 2016 Editoriale Scienza
Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità, di Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc – 2016 Editoriale Scienza

Perché oltre ad avere l’intelligenza e il coraggio di proporre molto e approfondito testo, come si confà a un testo scientifico e divulgativo, si muove così come si è mosso l’uomo nel corso della sua evoluzione, con curiosità, sollevando dubbi, ridiscutendo le proprie certezze. E con forza.

Accidenti quanto siamo stati forti, coraggiosi, adattabili, caparbi! I nostri antenati sono sopravvissuti a freddo glaciale, caldo estremo, fame, stenti, epidemie. Ne è uscito, l’uomo, rafforzato e cosciente, fantasioso, abile, creativo.

Sulle tracce degli antenati. L'avventurosa storia dell'umanità, di Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc - 2016 Editoriale Scienza
Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità, di Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc – 2016 Editoriale Scienza

Ad ogni antenato è dedicato un cospicuo numero di pagine. Le prime sono riservate al ritrovamento. In esse si trova anche una scheda riassuntiva coi dati e la timeline, un ritratto in primo piano e la cartina geografica con evidenza dei punti di ritrovamento. A queste pagine segue l’identikit, con professione, dieta, residenza, segni particolari; quindi l’intervista di Luca all’antenato, inframezzata da box di approfondimento.

Da oggi a ritroso fino a sette milioni di anni fa, fino al Panomo, si ripercorrono i rami di un albero genealogico con l’agilità di un Sediba (Australopithecus sediba) fino alle radici. Per questo consiglio questo libro e credo sia un regalo di Natale perfetto: perché oltre a essere puntuale e scientifico è anche divertente e appassionante.

sulle-tracce-degli-antenati-cop-rgb-1000px-310-310Titolo: Sulle tracce degli antenati. L’avventurosa storia dell’umanità
Autore: Telmo Pievani, Adriano Gon, Katerina Kalc
Editore: Editoriale Scienza
Dati: 2016, 144 pp., 19,90 €

Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma potete trovarci su Bookdealer o chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.