Sei zampe e poco più, laddove il “poco più” sarebbe a dire qualche antenna, talvolta un paio d’ali, ed ecco fatto un insetto, pronto per essere osservato, classificato, ritratto.
Questa guida pratica per aspiranti entomologi, scritta e illustrata da Geena Forrest, è la prima della nuova collana ideata da Topipittori: PiNO, ovvero Piccoli Naturalisti Osservatori.
Mi rendo conto che non sarebbe stato più PiNO ma GiNO ma avrei preferito che piuttosto che ‘piccoli’ i naturalisti osservatori fossero definiti ‘giovani’; ovvio che la conifera sia più rispondente del Signor Gino al contesto per cui…
Certo questo è l’unico appunto che la mia indole ipercritica non poteva esimersi dall’esprimere, perché tutto il resto (che non è affatto poco più) è ben ideato, ben strutturato, ben reso.

Non ha l’aspetto, che ho più volte ravvisato in altre pubblicazioni dal taglio naturalistico, del manuale o dell’enciclopedia, questo libro è uno strumento, è un luogo in cui scoprire e imparare a osservare in base a ciò che si è scoperto.
Questa estate ho trascorso molto tempo nei musei del Parco nazionale della Sila, in Calabria. La biodiversità di quei luoghi di cui i bambini sono testimoni nei musei così come all’aperto è meravigliosa; tutti i bambini chiedevano di fotografare, altri prendevano appunti su taccuini più o meno improvvisati, realizzando schizzi più o meno fedeli di quanto osservavano.
Ecco, se quei bambini avessero avuto l’occasione di leggere Sei zampe o poco più, l’approccio sarebbe stato altrettanto spontaneo ma meglio impostato: cosa osservare? Come distinguere? A cosa prestare attenzione? Sono Coleotteri, Imenotteri, Ortotteri? Come si nutrono? Pungono, succhiano, leccano? Quali sono le cose da segnare, cosa li differenzia l’uno dall’altro?
Ciò che questo libro ha in comune con i manuali è la resa degli insetti: sono veritieri e sono belli, perché realmente belli in natura. L’ambizione è che i giovani entomologi si ispirino a queste pagine per apprezzare il disegno dal vero. E si tratta di ambire e di imitare (alla maniera dei classici però) distinguendo le piccole parti, riuscendo a riconoscerle, apprendendo piccoli trucchi: i Ropaloceri, per esempio, hanno colorazioni sgargianti e complesse. Il disegno sull’ala aperta è diverso, però, da quello sull’ala a riposo (sì, i Ropaloceri sono Lepidotteri, che a loro volta sono farfalle), il suggerimento è di ritrarle in entrambi i modi. Ciò richiede abilità ma anche pazienza e rispetto. Poi non vorrei farmi bella di informazioni apprese di fresco per cui non sto a dirvi grazie a cosa si distinguano Lepidotteri Ropaloceri da Lepidotteri Eteroceri, perché sennò che gusto c’è?

In coda al libro una serie di cartellini per appuntare gli avvistamenti e per costruire la propria scatola dell’entomologo.
Titolo: Sei zampe e poco più
Autore: Geena Forrest
Editore: Topipittori
Dati: 2016, 48 pp., 14,00 €