Questa storia contiene tante cose eccezionali.
Un’amicizia eccezionale; una nevicata eccezionale; delle illustrazioni eccezionali.
L’una contiene l’altra: è mattina e dopo un giorno e una notte ordinari arriva una nevicata eccezionale a cambiare rotta al tempo che si dilata, sembra eterno, sia per chi rimane a casa in pigiama (si sa che se nevica in abbondanza a scuola non può andare nessuno), sia per chi, per trascuratezza o solitudine, semplicemente per mancanza di alternativa, continua a mettere in atto l’ordinarietà del quotidiano. Un professore, di quelli severi, e uno studente, di quelli scapestrati, vanno entrambi a scuola, percorrono il sentiero dell’ordinarietà sebbene sia freddo, bianco, morbido, sebbene sia eccezionale. L’uno non poteva restare a casa perché a casa sua, come sempre, non c’è nessuno che possa tenergli compagnia, l’altro non può tornarci, a casa, perché non può abbandonare un ragazzino a scuola senza alcuna sorveglianza. Sebbene a casa del prof non ci sia nessuno ad aspettarlo.

Continuano ad agire, questi due mal assortiti protagonisti, come al solito, come se nulla ci fosse di diverso: l’uno spiega arcigno, l’altro ascolta controvoglia. Fino a quando non interviene il tempo a spezzare il consueto: l’intervallo, un intervallo che si dilata, diventa infinito, trascorre sereno e limpido, come il cielo terso dopo le grandi nevicate. I due, Danny e il Signor Trapper, che in questo momento, quando si liberano dal proprio personaggio, sento di dover chiamare per nome, costruiscono una splendida schiera di pupazzi di neve; pattinano con pattini dotti, costruiscono un igloo, si lanciano palle di neve come mai nessun altro. Insomma,
Quando arrivò la fine della giornata di scuola e si avviarono ciascuno
verso casa, sapevano entrambi che quello era stato uno dei
più bei giorni della loro vita.
Anche se, naturalmente, nessuno dei due lo disse all’altro.
Di solito non lo faccio, ma stavolta devo anticipare il finale, perché farlo mi consente di dire come due grandi solitudini possano incontrarsi per creare un’unica e completa felicità. Basta la magia di un giorno eccezionale per dimenticare tutti gli altri giorni ordinari e per non considerarli nell’attesa del giorno eccezionale che verrà, perché di giorni eccezionali ce ne sono. Bisogna saperli acciuffare, prima che si sciolgano come neve al sole.
I piedini ciondolanti nel momento della solitudine di Danny mi hanno commossa; il capo chino del Signor Trapper al ritorno a scuola, tra la folla, altrettanto. Le illustrazioni colgono dettagli di vita interiore rendendola pienamente, rappresentando quella esterna: la neve meraviglia e avvolge, protegge, riluce. Il bianco, talvolta così freddo, comunica azione, intraprendenza. È un albo che consiglio a lettrici e lettori dai 4 anni in su, che abbiano, segretamente o meno, voglia di qualcosa di eccezionale.
Titolo: Un’eccezionale nevicata
Autore: Richard Curtis, Rebecca Cobb
Editore: Gallucci
Dati: 2015, 40 pp., 16,00 €
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