
Dietro a un libro bianco o c’è un grande progetto editoriale, oppure il rischio che si scivoli sul già visto è molto serio. Per questa ragione il mio approccio è stato cauto; a complicare le cose (laddove con “cose” si intendono le aspettative) ha contribuito anche il fatto che questo, della nuova nata Minibombo, è un albo senza parole. E anche questo è un punto di partenza ambizioso. Incomincio col dire che il libro bianco entra subito nel vivo della storia: non c’è tempo nemmeno per i convenevoli, per le presentazioni, non c’è posto per i nomi degli autori (Silvia Borando, Lorenzo Clerici, Elisabetta Pica).

Il libro bianco Incomincia, nemmeno a dirlo, con due belle pagine bianche, poi compare, sull’angolo in basso a sinistra, un bimbetto dal caschetto nero tratteggiato a carboncino con in mano un rullo da imbianchino. Sembra riflettere, l’espressione è seria e concentrata; al voltar pagina si manifesta un bel sorriso di soddisfazione e nel margine sinistro anche una striscia di colore fucsia. Il bambino continua a colorare la parete e su quella base fucsia da lui stesso creata compaiono degli uccellini, uccellini che da appisolati divengono sognanti e si librano in volo macchiando di rosa lo spazio bianco e lasciando le loro sagome bianche laddove è già fucsia, in un divertente gioco d’alternanza di vuoti e pieni.

Il bimbo passa all’azzurro e le pagine divengono mare, un mare popoloso di pesci, poi al verde di un dinosauro. Quando sceglie il grigio si palesa un sonnecchiante, quanto ingombrante, elefante e così di pagina in pagina (di doppia pagina in doppia pagina direi meglio), di colore in colore, si giunge a un caldo e morbido arancione che è preludio di un finale tenero e avvolgente. Il libro bianco si chiude con il rullo adagiato a terra ancora intriso di colore, come a voler invitare il piccolo lettore a proseguire nell’opera creativa.

E qui si ritorna al principio, con un diverso protagonista/autore. E si ritorna anche all’incipit di queste considerazioni: il progetto editoriale si rivela raffinato e completo, curato in ogni dettaglio, spiritoso e delicato. Le parole non ci sono e al contempo ce ne sono tante, visto che la struttura dell’albo fa sì che il piccolo lettore (si può leggere sin dai due anni autonomamente) chiacchieri molto, legga molto tra il bianco delle pagine e il colore. Avventure che non si ripetono, piuttosto si rinnovano e arricchiscono a ogni nuovo confronto.
Inoltre, chi l’ha detto che una storia finisce quando il libro si chiude? Intanto possiamo seguire le istruzioni per costruire un bel cappello da imbianchino con la carta, poi si può andare in rete alla ricerca di altre attività da libro bianco: qui trovate l’app.
Titolo: Il libro bianco
Autore: Silvia Borando, Lorenzo Clerici, Elisabetta Pica
Editore: Minibombo
Dati: 2013, 48 pp., 12,90 €
Una risposta a "Il libro bianco di Minibombo"